Agricoltura e turismo: un legame sempre più forte attraverso la Federazione Nazionale Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori
Un convegno a carattere nazionale con autorevoli relatori provenienti dal settore dell’agricoltura e del turismo, a sottolineare quanto il legame tra i due mondi sia sempre più forte, si è svolto domenica 9 giugno a Montepulciano. “Agri-cultura e turismo” è il titolo scelto dalla Federazione Nazionale Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori che ha celebrato il primo incontro di carattere nazionale attraverso il convegno al Teatro Poliziano, nel corso di un ricco weekend di incontri e degustazioni di prodotti tipici locali.
Un po’ di numeri. Vini e produzioni tipiche di qualità posizionano l’Italia tra i Paesi più apprezzati al mondo; ma è nel legame con i territori di origine che si forgia il valore più grande dell’enogastronomia italiana e la forza di ogni Strada del Vino sta proprio nel radicamento all’interno delle proprie comunità rurali. Le Strade aderenti alla Federazione Nazionale sono 80 e contano al loro interno più di 1000 aziende vitivinicole, 500 ristoranti, 450 strutture ricettive, 320 agriturismo e 147 prodotti a denominazione protetta tra vino, olio e altre eccellenze e tipicità. Il turismo del vino e dei sapori coinvolge ogni anno, in Italia, 14 milioni di viaggiatori che vanno alla scoperta dei territori, attratti da un’esperienza enogastronomica. La spesa annuale dei turisti relativa all’agroalimentare è di oltre12 miliardi di Euro di cui 5 spesi dagli stranieri e 7,3 dagli italiani; un viaggiatore straniero che sceglie l’Italia per le sue eccellenze enogastronomiche spende, in media, 150 Euro al giorno, oltre il doppio di cinque anni prima. L’enogastronomia è la prima motivazione di visita per i turisti italiani e stranieri che trascorrono una vacanza in Italia: gli interessi enogastronomici muovono, da soli, un turista su quattro.
Il convegno. Numerosi gli interventi autorevoli e degni d’interesse all’interno del convegno al Teatro Poliziano, organizzato dalla Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese: dopo i saluti istituzionali del Presidente Doriano Bui e del Sindaco di Montepulciano Michele Angiolini, hanno portato il loro contributo Marco Remaschi, Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana e Paolo Morbidoni, Presidente della neocostituita Federazione Italiana Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori.
Tra i relatori, Andrea Segré (Presidente Fondazione Fico e Presidente Fondazione E. Mach, San Michele all’Adige) e Ilaria Pertot (Centro agricoltura alimenti, ambiente dell’Università di Trento / Fondazione Edmund Mach) hanno illustrato le attività di ricerca svolte dalla Fondazione nel settore dell’innovazione della filiera agroalimentare in ottica globale, per stimolare la gestione sostenibile e il mantenimento del territorio, favorire il ricambio generazionale e la formazione di nuove figure professionali che sappiano svolgere innovazione di prodotto considerando l’intera filiera di produzione.
A seguire Alessandro Pacciani, Presidente Centro Studi GAIA – Accademia dei Georgofili, ha analizzato il ruolo delle Strade del Vino come “palestra” per lo sviluppo territoriale. Attraverso il loro operato si crea infatti un circolo virtuoso tra prodotti tipici e territori, puntando sulla qualità del paniere alimentare e l’integrazione tra le attività economiche per migliorare l’offerta turistica in ottica internazionale, anche per la loro capacità di attivare forme di partenariato locale e piano strategici con soggetti pubblici e privati.
Un importante contributo alla discussione è stato portato da Ernesto di Renzo, Docente Antropologia dei patrimoni culturali ed enogastronomici dell’Università di Roma Tor Vergata. Attraverso i dati relativi all’ultimo World Forum on Gastronomy Tourism ha mostrato come il turismo enogastronomico non sia più una semplice nicchia, ma un settore in continua crescita; il 20% dei turisti sceglie infatti di fare un viaggio anche in relazione alla capacità attrattiva in termini enogastronomici della destinazione, investendo fino al 30% del proprio budget in esperienze legate al cibo e al vino. Una situazione in cui l’Italia si inserisce come uno dei principali attori internazionali, grazie alla presenza di 5155 prodotti PAT, 299 prodotti DOP, IGP e STG, 523 vini DOCG, DOC e IGT, 578 presidi Slow Food e 870 prodotti “Arca del Gusto”.
A seguire l’intervento di Maria Elena Rossi, Direttrice marketing e promozione Enit, ha illustrato i trend del “Food & Wine Tourism” per l’anno 2019, che stanno facendo registrare un tasso di crescita tra il 5% e il 20%. Per l’enogastronomia, gli stranieri hanno speso il 36% in più rispetto all’anno precedente in Italia, il più alto tasso di crescita rispetto alle altre tipologie di vacanza. Il binomio enogastronomia e territorio, quindi, può caratterizzare l’offerta turistica di località meno note, diventando uno strumento di promozione capace di rappresentare e rendere competitive sul mercato anche queste destinazioni.
A chiusura del convegno li interventi di Vito Intini, Coordinatore Consulta Nazionale del Vino Italiano, e Luciano Nieto, Capo segreteria Tecnica Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. Dopo il saluto di Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, è avvenuta la firma del protocollo d’intesa tra l’Associazione Dimore Storiche Italiane sez. Toscana (rappresentata dalla delegata Ilaria Bichi Ruspoli) e la Federazione Italia delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori d’Italia.
Il convegno era inserito all’interno di un intero weekend ricco di appuntamenti dedicati all’enogastronomia, cominciati con una serie di speciali cene dedicate alla degustazione dei vini italiani e proseguiti con il mercato di prodotti tipici regionali lungo il centro storico di Montepulciano, con la partecipazione di numerose Strade provenienti da tutta Italia.