Clanis. Il podcast per raccontare ritrovamenti, storia e storie della Valdichiana Senese
Sabato 2 dicembre, al Teatro Mascagni di Chiusi, in programma dalle ore 10:30 l’evento di presentazione della serie audio in 3 episodi dedicata alla Valdichiana Senese
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La storia della Valdichiana Senese è segnata dallo scorrere di un fiume, il Clanis, che ha dato forma e nome alla valle. Un fiume che è scomparso, ma che è rimasto vivo nella percezione locale.
Questa è la premessa dalla quale prende le mosse il podcast “Clanis”, una produzione dell’azienda leader di settore Chora Media, in collaborazione con la DMO Valdichiana Living e l’Ambito Turistico Valdichiana Senese.
“Clanis” vuole valorizzare la proposta culturale della Valdichiana Senese, proponendo un viaggio dalle origini ancestrali del territorio fino alle espressioni artistiche contemporanee, attraverso la voce narrante di un host d’eccezione, lo storico dell’arte e divulgatore Fabrizio Federici. Il percorso, attraverso i 9 Comuni della Valdichiana Senese, è delineato dalle vicende degli abitanti; a raccontarle, sono le voci di chi vive o ha vissuto la Valdichiana Senese, per nascita o per scelta.
Il percorso in 3 episodi
Le tracce del passato etrusco prendono vita nelle parole degli archeologi, protagonisti di alcune delle più rilevanti campagne di scavo locali. Il direttore scientifico dello scavo del Santuario Ritrovato di San Casciano dei Bagni, Jacopo Tabolli, racconta il rinvenimento dei bronzi che hanno fatto il giro del mondo. A scavare con lui, anche l’archeologo Mattia Bischeri, che, partendo dalla sua città natale di Chiusi, disegna un quadro che ci riporta a quando la Valdichiana Senese era Etruria.
L’agro che si sviluppava intorno a Chiusi, una delle dodici dodecapoli, comprendeva infatti tutto il territorio circostante, tra cui le località di Chianciano Terme, Sarteano e Sinalunga. In questi luoghi, le comunità locali si sono organizzate in gruppi di volontari, capaci di riportare alla luce preziosi reperti: questa la testimonianza diretta di Ada Salvi, funzionaria archeologa della Soprintendenza di Siena, Arezzo e Grosseto.
Passa il tempo, si susseguono i secoli e la storia della Valdichiana Senese procede di pari passo con la sua bonifica: un percorso fatto di studi e tentativi, che ha conosciuto fasi di vero e proprio impaludamento. Intanto, la vita nei borghi affacciati sulla valle va avanti. Tra Quattrocento e Cinquecento, la Valdichiana Senese ispira le opere di Domenico Beccafumi a Sarteano e del Sodoma a Trequanda, ma non solo. È lo storico dell’arte Tomaso Montanari a rivelare come un magnifico bassorilievo realizzato da Donatello sia giunto a Torrita di Siena. Il filo rosso del Rinascimento ci conduce dunque a Montepulciano: questo borgo, sarà terreno fertile per la nascita di una promessa culturale che diventerà addirittura un principio costituzionale, grazie a Piero Calamandrei. Ad accompagnarci nella narrazione di questa vicenda, la storica Silvia Calamandrei, nipote del giurista.
Da passato, a presente
Le espressioni culturali che disegnano il volto attuale e in costante evoluzione della Valdichiana Senese raccontano ancora oggi di un territorio che si fa “valle di artisti”. Ci sono le testimonianze della designer giapponese Kaori Shiina, che ha scelto di fare di Petroio (Trequanda) la propria casa, e della regista e drammaturga Laura Fatini, che ha conosciuto da vicino il poeta torinese Guido Ceronetti, durante la sua lunga permanenza a Cetona. Sempre da Torino, arriva il fumettista Max Frezzato, che vive e crea le sue opere a Montepulciano. Sono lui e l’editore Mauro Paganelli a ricordare un altro celebre fumettista italiano che ha abitato la Valdichiana Senese: Andrea Pazienza. A chiudere il racconto delle tante sfaccettature culturali del territorio, è la cantautrice Rachele Bastreghi, esponente dei Baustelle, gruppo espressione della Valdichiana Senese contemporanea.
L’evento di presentazione del podcast
Le voci presenti nel podcast saranno protagoniste anche dell’evento di presentazione del progetto, un talk previsto per sabato 2 dicembre al teatro Mascagni di Chiusi (a partire dalle ore 10:30). A fare da moderatrice, sarà l’autrice del podcast Anita Franzon. Confermata la presenza anche della voce narrante della produzione, Fabrizio Federici.
L’iniziativa è gratuita e aperta al pubblico. Per confermare la presenza, è possibile registrarsi attraverso il link a seguire: https://bit.ly/presentazioneClanis