La Strada nel Comitato Scientifico di Valdichiana Senese Capitale della Cultura 2026
Un traguardo notevole
Per la prima volta, un’Unione dei Comuni è stata ammessa alla fase finale di valutazione per il riconoscimento di Capitale Cultura da parte del Ministero.
Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda sono i dieci comuni che grazie alla loro ricchezza culturale materiale e immateriale sono riusciti a dare vita al dossier di candidatura “Valdichiana 2026, seme d’Italia”. Un risultato importante, che è stato possibile grazie al lavoro continuo di interazione e dialogo tra le amministrazioni pubbliche, le associazioni e la società civile che hanno lavorato in stretta collaborazione per costruire un progetto condiviso, riflettendo le specificità e i tratti in comune di ciascun borgo.
In merito, la Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei sapori dellaValdichiana Senese è rientrata sin da subito nel Comitato Scientifico dell’iniziativa, presentando varie proposte progettuali e contribuendo attivamente alla vivacità culturale di questo territorio attraverso l’organizzazione di eventi in grado di arricchire l’offerta turistica locale e di preservare e promuovere la ricca eredità della Valdichiana Senese.
Ecosistema Culturale
Come prima iniziativa, il progetto di candidatura si è concentrato sul consolidamento e sull’unione dei soggetti attivi nel territorio per la realizzazione di attività culturali integrate in Valdichiana Senese, al fine di conferire coesione e arricchire di contenuti il programma di candidatura. La partecipazione attiva della comunità e delle associazioni, infatti, è stato non solo uno dei punti fondamentali nella fase di costruzione del dossier, ma anche in quella di animazione e costruzione dei contenuti della progettualità.
Le peculiarità distintive dei 10 comuni come l’eterogeneità, la stratificazione, la varietà, la diffusione, la pluralità, la mescolanza e la diversificazione sono state il punto di forza della candidatura, permettendo di strutturare un ecosistema culturale in cui gli elementi materiali e immateriali possano favorire la valorizzazione e lo sviluppo del ricco patrimonio di questo angolo di Toscana.
Un’idea originale, volta a generare un benessere più diffuso e condiviso, oltre che un coinvolgimento attivo della comunità residente in questo percorso di crescita.
Seme d’Italia
Il secondo elemento, è stato la costruzione di un simbolo (Seme d’Italia) per riferirsi agli elementi che caratterizzano e rendono distinguibile l’ecosistema cultuale della Valdichiana Senese rispetto ad altri territori, strutturandolo in tre accezioni differenti:
- Seme della civiltà italiana, riferendosi al ricco patrimonio storico e culturale di questo territorio, che custodisce al suo interno le testimonianze di un passato preistorico, etrusco e romano, oltre che di quello più recente e riconoscibile nei palazzi e nei centri storici dei borghi.
- Seme di biodiversità, richiamando l’antica tradizione agricola della Valdichiana Senese, i suoi prodotti di eccellenza e i tanti piccoli produttori locali che investono sulla tutela delle filiere agroalimentari locali e sulla qualità della produzione.
- Seme di unione tra Umanità e Natura e dell’equilibrio che questo territorio è riuscito a raggiungere attraverso un’attenta protezione e promozione del proprio patrimonio paesaggistico.
Tante attività in programma
Dopo la conferma dell’accesso alla fase finale di valutazione, continuano le tante attività in programma per dare vita al dossier “Valdichiana 2026, seme d’Italia”, proseguendo con questo percorso virtuoso in cui i residenti, i turisti, gli ospiti e gli operatori del settore provenienti dai vari Comuni potranno promuovere il progetto in modo diffuso e partecipativo.